La siccità rappresenta un problema sempre più strutturale da affrontare con l’aiuto della ricerca e dell’innovazione digitale. In questo contesto l’agricoltura e la relativa attività produttiva sono quelle aree che stanno maggiormente soffrendo per via della mancanza d’acqua. Per poter rispondere prontamente al problema occorrono strategie di lungo periodo che possono dare soluzioni anche attraverso un’azione politica ai cambiamenti climatici e alla mancanza d’acqua.
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
L’agricoltura 4.0 che punta a ottimizzare le risorse disponibili impegnandosi nella lotta allo spreco ha portato all’implementazione di importanti soluzioni innovative quali le centraline meteo per monitorare l’umidità dei terreni, la regolazione dei fertilizzanti con sistemi hi tech, le nuove tecniche di agricoltura per razionalizzare la coltivazione e infine il promuovere le attività attraverso i nuovi canali digitali.
Punto fondamentale anche quello di sensibilizzare l’opinione pubblica al problema della siccità e per questo che attività di divulgazione e di informazione attraverso campagne promosse sia da Coldiretti che da Confagricoltura sono fondamentali per informare la cittadinanza sia sullo stato delle coltivazioni che dei terreni.
Il ruolo dell’innovazione contro la siccità
Le analisi del Consiglio Nazionale delle Ricerche hanno evidenziato in questo ultimo periodo un calo delle piogge del 30%: questo rappresenta un problema non soltanto per l’Italia ma anche per l’Europa, senza dimenticare l’aumento delle temperature che hanno raggiunto dei record davvero impressionanti come, ad esempio, l’anno 2022 il più caldo dal 1800 ad oggi.
Se da un lato si cerca di promuovere progettualità che possono contrastare quelli che sono i cambiamenti climatici dall’altro si cerca di promuovere investimenti in infrastrutture che possono permettere di ottimizzare le risorse idriche, anche attraverso lo stoccaggio dell’acqua piovana. Un’azione politica forte, raccogliendo anche gli appelli del mondo degli agricoltori, appare indispensabile per poter dare una risposta concreta alla problematica.
Innovazione e digitale rappresentano due alleati fondamentali per rispondere sia alla transizione ecologica ed energetica sia nello sviluppare tecnologie per poter sostenere l’agricoltura e la produzione, abbassandone i costi e guardando ad un’economia sempre più green, attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili all’insegna della sostenibilità.
Cardine su questo è stato l’appello dei giovani innovatori italiani rappresentati dall’Associazione Nazionale Giovani Innovatori che nel suo manifesto dello scorso ottobre, rivolgendosi anche al neo-dicastero del ministro dell’agricoltura Lollobrigida, evidenziava l’importanza di unire il tema dell’innovazione e della transizione energetica a sostegno del mondo dell’agricoltura e della salvaguardia delle risorse naturali dell’Italia.
Esempi virtuosi dalle regioni: il caso di successo dell’Emilia-Romagna
Un esempio virtuoso di innovazione nel settore è stato sperimentato da Hera in collaborazione con l’Enea e l’Università di Bologna in cui attraverso l’utilizzo di acque reflue depurate per irrigare e fertilizzare i campi, si è soddisfatto fino al 70% del fabbisogno idrico della Regione Emilia-Romagna, riducendo pertanto il 30% dei costi per i concimi. Un sistema innovativo prototipale per il riuso delle acque depurate che appunto destinato all’irrigazione di peschi e pomodori, è stato sperimentato con successo e i dati generali di questa sperimentazione sono particolarmente promettenti e che potrebbero arrivare a soddisfare l’intero fabbisogno idrico regionale. Questo è soltanto uno degli esempi virtuosi che gli enti locali stanno sviluppando per sostenere gli investimenti e portare importanti benefici ambientali.
Il ruolo delle startup
Il mondo delle startup non è inerte a questa situazione infatti molte sono le storie di impresa che cercavo di arginare il riscaldamento globale e cercare di trovare dei problemi alla siccità riducendo così i consumi d’acqua, evitando gli sprechi attraverso soluzioni altamente tecnologiche ed innovative.
Una di queste è Wash out che ha inventato un panno in microfibra per rimuovere le particelle dello sporco che si trovano in sospensione sulle carrozzerie, permettendo così un lavaggio a secco delle macchine riducendo l’utilizzo di acqua.
The Circle invece ha realizzato un impianto di acqua che permette di risparmiare il 90% delle risorse idriche rispetto alle applicazioni tradizionali nell’agricoltura.
Ondo invece inserendo un device alle tubature di casa fa sì che arrivino notifiche sul tuo smartphone in caso di guasti o di perdite, permettendo di rilevarle con tempestività.
Infine, interessante anche il caso di Hydrao che ha sviluppato tecnologie eco responsabili che ti avvertono se consumi troppa acqua mentre fai la doccia tramite un soffione educativo ed ecologico a led che cambia colore a seconda dei consumi.
Il sistema della desalinizzazione
Per cercare di dare una risposta contro la siccità uno dei processi maggiormente utilizzati e conosciuti in quest’ultimo secolo è quello del processo di desalinizzazione In Spagna, ad esempio, ci sono installati più di 700 impianti. Il più grande è proprio a Barcellona e fornisce più del 30% dei fabbisogni d’acqua del centro urbano. Tale soluzione è utilizzata in 183 paesi nel mondo e ci sono più di 16.000 impianti per una capacità di oltre 80 milioni di metri cubi di acqua al giorno.
In Italia è una soluzione ancora poco utilizzata e le tecniche applicate non sono ancora così innovative da generare un vero e proprio beneficio, in quanto c’è il problema dell’acqua super salata che riversata in mare rischia di creare una sopra dose di salinizzazione particolarmente pericolosa per l’ambiente. Tuttavia l’attenzione e le innovazioni nel settore, se migliorate, possono sicuramente dare una risposta importante per il futuro.
In arrivo decreto del governo per contrastare la siccità
Il governo Meloni ha evidenziato come il problema della siccità vada affrontato in maniera strutturale prima che diventi un’emergenza. Nonostante i buoni propositi, Confagricoltura e Confartigianato hanno evidenziato come una razionalizzazione dei consumi, una ricognizione delle opere e i tempi di progettazione non siano sufficienti per poter dare una risposta rapida e urgente alla situazione di emergenza. Se da un lato l’obiettivo è prevedere semplificazioni per la creazione di impianti di desalinizzazione, è altrettanto importante ricordare la necessità di una sburocratizzazione dei processi di attuazione anche attraverso la realizzazione di una cabina di regia che, incardinata con la Presidenza del consiglio e in collaborazione con il ministero delle infrastrutture, possa porre interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica. L’obiettivo è mettere in sicurezza i territori in vista dell’imminente arrivo dell’estate, avviando i processi di efficientamento e di manutenzione con l’obiettivo di essere a sostegno delle imprese, degli operatori agricoli e dei produttori di carne negli allevamenti intensivi.