WiFi, oggi più che mai, è sinonimo di libertà, diritti, inclusione.
L’Emilia-Romagna lavora ormai da molti anni nella tutela dei diritti digitali, ed in particolar modo dell’accesso ad internet nei luoghi e nelle comunità di maggior partecipazione ed attrazione, turistica e commerciale. Grazie ad una abilitazione tecnologica che ormai possiamo definire “naturale”, per la presenza di una rete a banda ultra-larga in tutto il territorio regionale, la rete Lepida, l’Emilia-Romagna, può pensare, oggi, a politiche nuove per la diffusione dei servizi digitali.
L’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna (ADER), è nata sulla base di questa eredità, con un preciso obiettivo: portare a maturazione un territorio già naturalmente ricco di risorse tecnologiche, di know-how, di imprenditorialità, e mettere in grado la società civile, cittadini ed imprese di compiere una sorta di miracolo digitale, quello che noi abbiamo definito al primo punto dell’Agenda: una Regione 100% digitale.
L’obiettivo del 100% digitale, ovviamente, non è rivolto soltanto alla mera presenza delle infrastrutture, ma alla loro effettiva “abitazione” da parte dei cittadini, ossia al grado di utilizzo e di popolamento di nuovi servizi che la rete a banda ultra-larga permette.
La sfida, quindi, non è solo materiale, ma anche “immateriale”. Per cui la vera anima del progetto WiFi sarà la sua riconoscibilità, la sua “domanda”, la sua indispensabilità a lungo regime.
L’offerta di WiFi pubblico sul territorio è già attiva da alcuni anni con la rete FreeLepida_RegioneEmiliaRomagna, ad accesso libero e gratuita. Questo patrimonio si consoliderà con la nuova rete federata denominata EmiliaRomagnaWiFi, che porterà oltre 1.100 punti WiFi da Piacenza a Rimini, di cui il 59% (653) “indoor” ed il 41% (450) “outdoor”.
Per costruire concretamente la nuova rete EmiliaRomagnaWiFi – tra l’altro recentemente premiata a SMAU Bologna 2017 nell’ambito dell’evento “Salute e qualità della vita nelle comunità smart” – si è da poco chiuso un bando rivolto ai Comuni per la candidatura di siti in cui realizzare i nuovi access point. I risultati delle candidature sono stati molto confortanti: la nuova rete vedrà in Bologna la provincia con il maggior numero di nuovi punti, ben 218 installazioni; poi Forlì-Cesena con 190, Modena con 184 e Reggio Emilia con 168. EmiliaromagnaWiFi sarà presente con 92 punti di accesso nel ravennate, 86 a Rimini, 58 sia Ferrara sia a Parma e infine 49 nel piacentino.
Tutti questi punti verranno realizzati grazie ad un co-finanziamento da parte di Regione Emilia-Romagna e Lepida Spa di 400 mila Euro.
Se guardiamo alle medie nazionali di diffusione dei servizi infrastrutturali, questi numeri e questa diffusione fanno dell’Emilia-Romagna un territorio in controtendenza digitale rispetto al panorama nazionale, con medie in linea con gli altri Paesi europei.
Questa sensibilità e questa ricettività all’innovazione, non vanno sicuramente sprecate. Vanno valorizzate cercando di qualificare il territorio come “early adopter” di iniziative, sperimentazioni ed in generale di soluzioni previste dall’Agenda Digitale Europea, che possano poi replicarsi e diffondersi in altri territori.
Penso ad esempio, a WiFi4EU, un progetto che conta di portare tra i 6.000 e gli 8.000 punti WiFi alle comunità locali in tutta Europa, che potrebbe costituire, in prospettiva, una rete di hotspot federati con EmiliaRomagnaWiFi. Un altro tassello che potrà sicuramente contribuire a completare il quadro, è il protocollo di intesa siglato da Regione Emilia-Romagna e MISE, che ha come obiettivi principali il fare sinergia tra gli HotSpot WiFi emiliano-romagnoli e l’iniziativa “Italia-Wifi” e dare la massima diffusione alle iniziative reciproche.