I Business Angel per loro natura e attitudine imprenditoriale sono orientati a intercettare prima di altri cambiamenti e mutamenti all’interno del panorama economico e dell’ecosistema dell’innovazione. Una capacità di cogliere determinati segnali che non riguarda solamente gli ambiti in cui decidere di investire le proprie risorse, o le modalità con cui intervenire a sostegno di nuove realtà d’impresa promettenti e dall’apparente buon potenziale.
Anche gli strumenti attraverso cui avere un impatto sul mondo dell’innovazione italiano, e di conseguenza su tutta l’economia del nostro Paese, rivestono un ruolo fondamentale per andare a costruire quel tessuto di relazioni e contatti sempre più in crescita per volumi e dimensione. Proprio in questo senso la Survey IBAN, annuale analisi del mercato italiano dell’informal venture capital o angel investing, nella sua ultima edizione con i dati aggiornati al 2021 ha fornito numeri interessanti per comprendere meglio come il peso del crowdfunding sia in costante aumento nelle scelte di investimento dei BA italiani.
Ba e crowdfunding in cifre: +20% la crescita nell’ultimo triennio
Grazie infatti al supporto dell’Osservatorio Crowd-Investing coordinato da Giancarlo Giudici (Politecnico di Milano), la Survey IBAN 2021 è stata in grado di determinare e calcolare la quantità di investimenti effettuati dai Business Angel tramite le piattaforme di crowdfunding. I risultati non sono marginali: i Business Angel nel 2021 hanno utilizzato le piattaforme di crowdfunding per investire nel 55% delle startup finanziate in autonomia, un dato che cresce ancora rispetto al 2019, quando già più di 1 impresa su 2 finanziate da soli BA (51%) riceveva supporto attraverso questo specifico canale. Numeri che dimostrano nei fatti l’attrattività del crowdfunding come metodo di ricerca delle opportunità di investimento e anche come modalità per investire in syndication con altri BA o imprenditori, per aumentare l’apporto finanziario complessivo, ridurre i costi individuali di transazione e il rischio unitario in caso di insuccesso dell’operazione.
In generale nel 2021 l’ammontare complessivo investito attraverso crowdfunding da parte dei BA è cresciuto in termini assoluti del +23%, con un investimento medio per ogni Angel di 9mila euro. Allargando ulteriormente lo sguardo per circoscrivere ulteriormente la tendenza sul medio periodo, i dati della Survey parametrati sugli ultimi cinque anni rivelano che gli investimenti dei Business Angel tramite piattaforme di equity crowdfunding sono sempre aumentati a partire dal 2016. Nell’ultimo triennio, in particolare, la crescita è stata in media del 20% anno su anno, fino ad arrivare nel 2021 a 32,5 milioni di euro investiti all’interno di un totale di 124 operazioni. La spinta data dalla pandemia, dalle semplificazioni e dalla crescita delle piattaforme vanno riconosciuti come fattori che hanno certamente contribuito a consolidare il crowdfunding come una alternativa complementare ai canali classici di investimento per i BA.
Business angel in Italia: i dati di mercato, i profili di investitori e investitrici
In aumento i canali e i capitali investiti dai BA
Crescono quindi gli strumenti e le vie attraverso cui i BA immettono liquidità nel sistema dell’innovazione italiana e in parallelo aumentano anche le cifre complessive a supporto delle nuove realtà imprenditoriali. Un aspetto non secondario perché in diverse situazioni e comparti è accaduto di assistere a un cambio di modo di operare, ma utilizzando sempre la stessa quantità di risorse che semplicemente veniva presa da una parte e spostata interamente dall’altra. Diverso è invece il caso dei BA e del crowdfunding che si sta affermando sempre più come mezzo di investimento parallelo rispetto a quelli più “classici” e maggiormente utilizzati nel corso di questi anni.
Pochi, se si pensa che proprio lo scorso ottobre sono ricorsi i 10 anni dalla prima norma che delineava l’aspetto giuridico di una startup in Italia, moltissimi se si considera quanti cambiamenti ed evoluzioni siano già stati registrati. Il legame tra BA e crowdfunding è certamente uno di questi e colpisce per la sua rapidissima espansione: pressoché nullo nel 2019, quando le operazioni dei Business Angel attraverso il crowdfunding ammontavano a 1,3 milioni di euro complessivamente stanziati attraverso 27 operazioni, esploso nel 2020 con 26,5 milioni di euro investiti per un totale di 101 operazioni effettuate e ulteriormente consolidato nell’ultima rilevazione della Survey IBAN riferita ai dati del 2021.
IBAN è consapevole dell’importanza di far conoscere il più possibile ai suoi associati tutte le possibilità e le opportunità collegate all’angel investing. Sicuramente il crowdfunding è una delle tendenze che più si stanno facendo spazio nelle logiche di investimento dei Business Angel italiani dell’ultimo periodo ed è per questo necessario, come Associazione, comprendere l’importanza di rendere sempre più note e fruibili tutte le possibilità di investimento e supporto nei confronti delle realtà più nuove e innovative che l’economia italiana è in grado di generare.