i dati

Il venture capital scommette sulle fintech italiane: i numeri di un anno storico

Il fintech è diventato oggetto di investimento e non più solo un mezzo attraverso cui operare: nel 2021 le startup fintech italiane hanno ricevuto 410 milioni di euro di finanziamenti, di cui oltre la metà grazie alle operazioni di venture capital. Dati, cifre e prospettive del settore

Pubblicato il 29 Dic 2022

Paolo Anselmo

Presidente Associazione IBAN

Il 2022 che si sta per chiudere è stato un anno storico per il fintech italiano che ha visto emergere i primi due unicorni della storia del nostro paese relativamente a questo specifico settore, il cui sviluppo è sempre più dirompente ed evidente agli occhi degli operatori e degli investitori. Le storie di Satispay e Scalapay, in rigoroso ordine alfabetico, hanno da parecchio superato i confini italiani per diventare internazionali nei loro sviluppi e nelle loro evoluzioni sempre più strutturate, ma sotto casi tanto eclatanti si muove un magma di investimenti e progetti che per quanto meno evidenti agli occhi del grande pubblico non per questo è di minore interesse.

L’occasione per fare il punto della situazione sul fintech italiano si è concretizzata nel corso di due appuntamenti che IBAN ha voluto sostenere e supportare: i FinTech Awards Italia 2022, che si sono svolti a Lerici lo scorso ottobre, e il Milano Fintech Summit, tra i principali eventi italiani dedicati al settore fintech, giunto alla sua terza edizione. Numeri, cifre, prospettive future e premiazione delle eccellenze italiane del 2021 sono stati i temi approfonditi nei due appuntamenti.

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Tra il 2018 e il 2021 i finanziamenti alle startup fintech italiane sono cresciuti del 60%

Un’esplosione di risorse dovuta anche a una maggiore possibilità di poter scegliere dove orientare le proprie risorse da parte degli investitori. Come rilevato infatti dalla terza edizione del Milano Fintech Summit dal 2018 al 2021 le aziende e startup fintech in Italia sono state in costante crescita anno su anno del 28%, passando nel periodo preso in considerazione da 299 a 564, secondo i dati dell’Osservatorio Fintech & Insuretech della School of Management del Politecnico di Milano, per un volume di investimenti complessivi raccolti pari a 2 miliardi di euro solo nel 2021. Non solo, perché sempre nello stesso periodo i finanziamenti alle startup fintech italiane sono aumentati di oltre il 60% e nel 2021 hanno superato i 400 milioni di euro attestandosi a quota 410 milioni, stabilendo così un nuovo record per l’Italia.

Cifra all’interno della quale si inserisce con una presenza importante anche il venture capital che secondo una rilevazione condotta da EY sugli investimenti effettuati nel 2021 ha avuto una raccolta complessiva dedicata al fintech di circa 255 milioni di euro, che rappresentano oltre la metà della cifra, per la precisione il 62%, indicata dal Milano Fintech Summit come riservata esclusivamente alle nuove realtà emergenti del panorama fintech italiano.

I business angel e il fintech, un impatto indiretto ma importante

Anche i Business Angel italiani, seppur indirettamente, sono coinvolti in questa trasformazione del fintech da mezzo a comparto di investimento, in un cambiamento di visione economica e di business che riflette le trasformazioni che stiamo vivendo nel corso degli ultimi anni. Il fintech infatti, come dimostra Satispay, può avere un impatto reale sulla vita quotidiana e semplificare l’acquisto e il pagamento di beni e servizi.

Negli ultimi 5 anni di rilevazione della Survey IBAN, annuale analisi del mercato italiano dell’informal venture capital o angel investing condotta con la supervisione scientifica del professor Vincenzo Capizzi dell’Università del Piemonte Orientale e della SDA Bocconi, l’ambito prediletto per gli investimenti da parte dei BA italiani è stato l’ICT. Un settore che vede alcune delle soluzioni sviluppate applicabili al mondo dei servizi finanziari e altre che invece vengono realizzate specificatamente per il settore finanziario. Soluzioni essenziali per il funzionamento del fintech, che possiamo definire come quell’ambito che permette l’innovazione finanziaria grazie all’innovazione tecnologica.

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