Da fine 2022 l’intelligenza artificiale generativa si è rivelata al grande pubblico, non solo agli addetti ai lavori, ed è emersa con ogni probabilità come la tecnologia più trasformativa del nostro tempo, influenzando una vasta gamma di settori, dalla sanità, all’industria culturale e creativa fino anche all’automazione industriale.
Il potenziale dell’IA a supporto di startup e PMI
Tuttavia, se l’adozione dell’IA nelle grandi aziende e per i grandi brand rientra già a pieno titolo nelle loro strategie, nel contesto delle piccole imprese e delle startup è ancora un fenomeno relativamente nuovo e poco studiato. Nonostante la mancanza di dati precisi su quante PMI e startup stiano effettivamente utilizzando l’IA e se la tecnologia le stia aiutando a raggiungere più rapidamente il percorso verso la crescita (economica e di personale) e la redditività, è evidente che l’IA offre un potenziale significativo per le piccole e medie imprese (PMI) che desiderano distinguersi in un mercato sempre più competitivo.
“Pensate all’intelligenza artificiale generativa come al vostro socio” ha detto Sean Ammirati Professore alla Carnegie Mellon University di Pittsburgh dove tiene, da oltre dieci anni, corsi sull’imprenditorialità, ai gruppi di studenti (già) laureati che hanno l’obiettivo di avviare attività imprenditoriali partendo da zero.
I risultati sono stati notevoli. “In 14 anni, non ho mai visto studenti fare il tipo di progressi che hanno fatto quest’anno” ha detto Ammirati al New York Times.
Esempi concreti di utilizzo dell’IA
Gli studenti hanno utilizzato strumenti di intelligenza artificiale generativa come ChatGPT, GitHub Copilot e FlowiseAI per farsi aiutare in attività tra cui marketing, scrittura del codice di programmazione, sviluppo del prodotto e reclutamento dei primi clienti. Tutto il lavoro è stato condiviso su un canale Slack dedicato e gli investitori hanno preso d’assalto la sede dell’università in Pennsylvania in cerca di buone idee sulle quali fare affari.
Nonostante l’entusiasmo, però, non stiamo vivendo quello che si è vissuto a metà degli anni 2000, quando mobile e cloud si sono sviluppati contemporaneamente, poiché non è ancora chiaro come o quando l’intelligenza artificiale generativa inizierà a influenzare in modo davvero misurabile l’attività economica. Molte aziende, in particolare quelle più piccole, stanno ancora cercando di capire come utilizzarla in modo efficace.
In che modo l’IA può aiutare le piccole imprese
Per Philipp Carlsson-Szlezak, capo economista globale di Boston Consulting Group. “Si vedrà qualcosa di misurabile in un orizzonte di cinque anni”, non prima.
È chiaro però che l’IA non è solo una tecnologia riservata alle grandi aziende con importanti risorse finanziarie. Anche le piccole imprese e le start-up possono sfruttare l’IA per innovare, ottimizzare le operazioni e migliorare l’esperienza del cliente. La capacità di raccogliere, analizzare e utilizzare dati in tempo reale consente alle piccole imprese di prendere decisioni con una base più solida di informazione a disposizione e di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato.
“Gli imprenditori non hanno mai abbastanza risorse”, ha detto Erik Noyes, professore di imprenditorialità al Babson College in Massachusetts, “Si potrebbe considerare questa come una tecnologia di bootstrapping cioè fare di più con meno”
Secondo un working paper pubblicato ad aprile dal National Bureau of Economic Research, un’organizzazione non-profit statunitense di ricerca in campo economico-finanziario, l’uso dell’IA era più elevato tra le giovani aziende. Applicazioni come l’IA generativa potrebbero essere attraenti per le giovani e piccole aziende, hanno scritto gli autori del paper, perché sono “tecnologie di uso generale” il cui utilizzo non è costoso.
L’utilizzo dell’IA è maggiore nelle grandi imprese, ma la relazione tra utilizzo dell’IA e dimensione dell’impresa non è così scontata si legge nel paper. Al contrario, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale è maggiore nelle imprese più giovani e dinamiche.
Casi di studio nelle Pmi
Gli usi più comuni dell’intelligenza artificiale, nelle piccole e medie imprese, includono l’automazione del marketing, gli assistenti virtuali e l’analisi di dati/testo.
La gestione delle operazioni quotidiane con risorse limitate
Allison Giddens, co-presidente di Win-Tech, un’azienda di produzione aerospaziale con 41 dipendenti a Kennesaw, Georgia, ha affermato di aver iniziato a usare ChatGPT per alcune attività operative, come scrivere e-mail ai dipendenti, analizzare dati e redigere procedure di base per il front office dell’azienda.
Una delle principali sfide per le piccole imprese è la gestione delle operazioni quotidiane con risorse limitate. L’IA può aiutare a superare questo ostacolo attraverso l’automazione dei processi ripetitivi e dispendiosi in termini di tempo. Ad esempio, i chatbot basati su IA possono gestire il servizio clienti 24 ore su 24, rispondendo alle domande più comuni dei clienti risolvendo problemi di base, liberando così tempo prezioso per il personale umano per concentrarsi su compiti più complessi e strategici.
L’IA per il marketing delle Pmi
Una ricerca realizzata da Gusto, una piattaforma welfare aziendale, dedicata soprattutto alle piccole aziende, ha scoperto che tra le aziende create l’anno scorso (2023) che utilizzavano l’IA generativa, il 76 percento lo faceva per attività di marketing.
L’IA può anche rivoluzionare il modo in cui le piccole imprese conducono le loro attività di marketing. Utilizzando algoritmi di apprendimento automatico, le imprese possono analizzare il comportamento dei clienti e creare campagne di marketing altamente personalizzate.
Migliorare il tasso di conversione con l’IA
Un esempio pratico potrebbe essere una start-up nel settore dell’e-commerce che utilizza l’IA per analizzare i dati di navigazione e acquisto dei clienti, suggerendo prodotti personalizzati e migliorando così il tasso di conversione. Questo tipo di marketing mirato non solo aumenta le vendite, ma aiuta anche a costruire una base di clienti fedeli.
Prevedere le tendenze di mercato e adattarsi rapidamente
Per le PMI e le startup, una delle sfide più grandi è prevedere le tendenze di mercato e adattarsi rapidamente. L’analisi predittiva basata su IA può aiutare le piccole imprese a identificare modelli e previsioni future, permettendo loro di pianificare con maggiore precisione.
Impatto dell’IA sulla redditività e sulla crescita delle piccole imprese
Nonostante i benefici che sembrano – a tutti gli effetti – evidenti, la relazione tra IA e imprenditorialità è un’area che richiede ulteriori ricerche e dati per comprendere appieno il suo impatto sulla redditività e sulla crescita delle piccole imprese. Tuttavia, ci sono indicazioni promettenti che l’IA possa accelerare questi processi. Ad esempio, l’automazione e l’ottimizzazione delle operazioni possono ridurre i costi operativi, permettendo alle PMI ed alle start-up di reinvestire in crescita e assunzione.
Infatti, le aziende spesso utilizzano l’intelligenza artificiale per sostituire le attività dei lavoratori e le attrezzature/software, ma pochi segnalano riduzioni dell’occupazione dovute all’uso dell’intelligenza artificiale.
L’IA per identificare opportunità di mercato in anticipo e posizionarsi strategicamente
Inoltre, la capacità di prendere decisioni basate su dati concreti e di adattarsi rapidamente alle tendenze del mercato può ridurre il rischio di fallimento, un fattore cruciale per le start-up che operano in ambienti altamente incerti. Con l’IA, le piccole imprese possono identificare opportunità di mercato in anticipo e posizionarsi strategicamente per sfruttarle.
Siamo nelle prime fasi di una massiccia trasformazione del modo in cui si elaborano idee aziendali, strategie, dati e risultati aziendali.
L’intelligenza artificiale rappresenta un’opportunità senza precedenti per le piccole imprese e le startup che cercano di affermarsi in un panorama competitivo e in continua evoluzione. Sebbene sia ancora necessaria una maggiore comprensione del suo impatto a lungo termine, l’IA sta già dimostrando di essere un alleato prezioso per le aziende che vogliono innovare, ottimizzare le operazioni e distinguersi nel mercato.
L’IA per migliorare la qualità e l’affidabilità dei processi
Una ricerca condotta da PYMNTS Intelligence, la società di ricerca del canale tematico statunitense, dice che le PMI con ricavi in aumento e quelle che generano più di 1 milione di dollari di fatturato tendono a utilizzare l’IA per migliorare la qualità e l’affidabilità dei processi. Quelle con meno risorse, nel frattempo, si stanno rivolgendo di più all’IA per l’automazione, il che suggerisce che la loro spesa in IA è maggiormente focalizzata sul miglioramento delle attività quotidiane.
L’IA nel campo del marketing di Pmi e startup
Dove l’intelligenza artificiale può fare una differenza significativa per le piccole e medie imprese (PMI) è nel campo del marketing, un’area in cui spesso mancano risorse sufficienti per costruire un ufficio dedicato. Creare campagne efficaci, gestire contenuti sui social media e analizzare i dati dei clienti può essere complesso e costoso per una piccola impresa. Tuttavia, grazie all’IA generativa, molte di queste funzioni possono essere automatizzate, permettendo alle PMI di avere accesso a strumenti di marketing sofisticati senza la necessità di un team interno. Man mano però che il business cresce, l’impatto dell’IA evolve, diventando un supporto complementare a strategie più avanzate, ma rimane fondamentale per scalare efficacemente le operazioni di marketing.
La capacità di utilizzare l’IA per automatizzare processi, personalizzare il marketing e fare previsioni accurate può trasformare le sfide attuali da problemi a opportunità, mettendo le piccole imprese sulla strada del successo e della redditività. Parafrasando Al Pacino in “Ogni maledetta domenica” la differenza tra vivere o morire.