Oggi, a più di un anno dall’inizio della pandemia, i temi legati al Covid-19 continuano a dominare i piani di trasformazione digitale, dalla formazione della forza lavoro da remoto alle esperienze digitali dei clienti.
Tuttavia, mentre il management si impegna a sviluppare una propria visione della realtà post-pandemica, nuovi trend tecnologici prendono piede, andandosi a sommare alla lista delle priorità strategiche da tenere in considerazione. Molti manager si concentrano su quei temi che la crisi legata al Covid-19 ha reso ancora più urgenti: diversity, ottimizzazione della catena di approvvigionamento e sostenibilità. Molti di essi, però, stanno anche guardando alle tecnologie emergenti: l’informatica quantistica, l’intelligenza collettiva basata sull’AI e i mercati online di proprietà del marchio.
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Le aziende e il “nudging” dei clienti
Quasi il 60% dei manager di tutti i settori merceologici a livello globale ha dichiarato di aver adottato strumenti digitali per migliorare le diverse fasi della customer journey negli ultimi cinque anni. La pandemia ha profondamente amplificato la necessità di questa trasformazione digitale, accelerando i trend di due o tre anni. Nella customer journey digitale, il “nudging” – che indirizza il comportamento dei clienti attraverso un sostegno positivo e messaggi subliminali, spesso aiutando a soddisfare meglio i loro desideri – è uno strumento sempre più diffuso per spingere i consumatori verso i risultati desiderati.
Il legame tra re/upskilling ed employee engagement
Nel 2022, più della metà dei lavoratori avranno bisogno di un significativo reskilling o aggiornamento delle loro competenze per poter di soddisfare le crescenti richieste nell’ambito delle nuove tecnologie. La pandemia ha ulteriormente accelerato questo trend. Il Covid-19 ha poi evidenziato la necessità di stabilire nuovi modi di lavorare, non solo per adattarsi alle crisi, ma anche per soddisfare la crescente domanda di lavoro a distanza. Tuttavia, la formazione a distanza delle proprie risorse si è rivelata particolarmente complessa per la maggior parte delle aziende che dovranno guardare con crescente attenzione a nuovi metodi di ingaggio dei dipendenti (anche includendo gamification e lo stimolo di interessi “personali”), se vorranno avere successo nelle imprescindibili necessità di re/upskilling.
La diversity come criterio di recruiting per le aziende di successo
Nel 2020 abbiamo assistito a una presa di coscienza delle aziende sul fronte di diversity, equity e inclusion. Un recente studio di LinkedIn Talent Solutions ha evidenziato che il numero di ruoli dirigenziali nell’ambito della diversity è aumentato del 68% negli ultimi 5 anni. Le imprese stanno cominciando a comprendere che la diversità è vantaggiosa sia per il processo decisionale che per il ritorno sugli investimenti. Per aiutare le organizzazioni a raggiungere i loro obiettivi di recruiting inclusivo, le aziende ricorreranno a una combinazione di scienza comportamentale e intelligenza artificiale per eliminare, dal processo di selezione, qualsiasi pregiudizio implicito.
I brand e i rivenditori si trasformano in marketplace
I marketplace globali e centralizzati come Alibaba, Amazon e Rakuten hanno visto una crescita esponenziale nell’ultimo decennio. Basti pensare che i marketplace hanno rappresentato quasi il 50% degli acquisti online nel 2019. Tuttavia, negli ultimi mesi, le singole aziende hanno iniziato ad abbandonare queste piattaforme per avviare i propri store online, beneficiando dell’effetto network: questo trend sta dando vita ad aziende che aiutano i brand proprio a lanciare i propri marketplace e a fornire un servizio di qualità su scala attraverso una piattaforma completamente configurabile, un ecosistema curato di partner, sicurezza totale e automazione avanzata.
Pianificazione aziendale integrata per le catene di approvvigionamento
L’imprevedibilità della domanda e gli shock dell’offerta dovuti a restrizioni commerciali e carenze di prodotti – dovuti al Covid19 – hanno messo in crisi le fragili catene di approvvigionamento globali.
Eppure, anche prima della pandemia, le aziende stavano lavorando a programmi di ottimizzazione della supply chain. Le piattaforme IBP stanno aiutando le aziende globali a bypassare i silos per trasformare le loro supply chain, pianificare i costi e semplificare i processi decisionali, fornendo una visibilità end-to-end del processo.
L’intelligenza collettiva a supporto delle aziende per strategie vincenti
Dal momento che le aziende stanno diventando sempre più centrate sul cliente, la necessità di creare un flusso di dati e approfondimenti da e verso coloro che sono più vicini ai clienti – le risorse a contatto con il pubblico – continuerà a crescere in maniera esponenziale. Se l’intelligenza artificiale è molto efficace nel riconoscimento dei modelli, è incapace di creatività e si perde le intuizioni nei dati non strutturati. Per filtrare e analizzare enormi quantità di input, quindi, le aziende leader dovranno guardare sempre di più a un modello di intelligenza collettiva e artificiale.
Consumatori attenti chiedono prodotti sempre più sostenibili
Il cambiamento nelle preferenze dei consumatori, accelerato dal Covid19, ha spinto la sostenibilità in cima all’agenda dei CEO. Le aziende devono tenere in grande considerazione questo fattore e permettere ai consumatori, anche attraverso la tecnologia, di differenziare i prodotti e far rispettare ai brand gli obiettivi sociali e ambientali.
L’informatica quantistica e le sue applicazioni specifiche
Con un peso di 1,1 miliardi di dollari nel 2019 – che dovrebbe quintuplicarsi entro il 2025 – l’informatica quantistica è la tecnologia emergente pronta a rimodellare il mondo. Se i player storici rimangono all’avanguardia nel settore quantistico, l’attività del venture capital sta accelerando, con investimenti di circa 480 milioni di dollari nel 2020 – più del doppio dei 200 milioni di dollari stimati investiti nel 2019. Tuttavia, ci sono ancora sfide significative per quanto riguarda i costi e l’efficienza energetica, che ostacolano la scalabilità commerciale della tecnologia.
I token non fungibili ancora sotto i riflettori
È impossibile ignorare l’attuale fermento intorno agli NFT. Questi certificati digitali attribuiscono una proprietà verificata agli oggetti virtuali nella blockchain, rendendone impossibili le riproduzioni, garantendone la tracciabilità, aumentandone il valore e generando opportunità commerciali. A oggi gli NFT sono concentrati principalmente nei prodotti di consumo e nei media, ma questo fenomeno sta rapidamente accelerando.