Il riscaldamento globale e l’inquinamento stanno cambiando sempre più la struttura del nostro pianeta. Molti sono i fenomeni naturali fuori controllo, conseguenze di un cambiamento climatico che, se non affrontato, potrebbe portare a dei disastri di grande rilevanza sotto il profilo economico e sociale.
L’innovazione su questo può dare un contributo fondamentale in quanto le recenti applicazioni tecnologiche hanno dimostrato di poter fare la differenza nel rispondere prontamente a calamità naturali ed emergenze, perfino nell’arginare le conseguenze dei terremoti nel nostro paese.
Il digitale per la salvaguardia contro le calamità
Innanzitutto, è doveroso ricordare come il nostro paese sia una regione altamente sismica. Infatti, nel Mediterraneo la penisola italiana è situata in una zona geologicamente molto attiva dove è intenso e frequente l’attività vulcanica e sismica: le aree maggiormente colpite sono state quelle della zona lungo gli Appennini. Tutti ricorderanno, ad esempio, il tragico terremoto de l’Aquila nel 2009 con un bilancio di 309 morti, oltre 1.600 feriti, 80mila sfollati; o quello che colpì il centro Italia nel 2016 – con le disastrose conseguenza che pagarono principalmente Accumoli e Amatrice – che causò 299 vittime, 388 feriti e circa 41 mila sfollati.
Come ci ricorda l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la morfologia e la geodinamica dei nostri territori ci rendono soggetti alla necessità di prendere di misure preventive, sia nella realizzazione di infrastrutture sia nelle nuove costruzioni mirate a salvaguardare la sicurezza di persone e cose.
Ed è proprio dal mondo innovazione e delle startup che arrivano soluzioni e idee in grado di salvare delle vite in caso di calamità naturali. Una di questa è ad esempio LF System Italia, la quale ha ideato la porta antisismica e anti-incastro all’interno degli edifici.
In situazioni di emergenza è altrettanto importante la capacità di poter disporre di personale di soccorso medico e paramedico e quindi il come poter dare supporto a quelli che sono gli operatori del territorio a trasmettere quelle che sono le informazioni essenziali per un pronto intervento, come ad esempio di persone colpite e che hanno necessità di assistenza. Su questo è interessante l’idea di Zulu Medical, startup con base a Treviso che elaborato un software proprio per rispondere a queste esigenze.
Si parla spesso anche di realtà virtuale e immaginiamo come questa possa ad esempio essere utile per la prevenzione contro disastri naturali e illustrare pertanto quello che dovrebbe essere il corretto comportamento in questo genere di situazioni. Il mettersi alla prova in circostanze difficili può essere altamente formativo e soprattutto dare contezza di come rispondere senza farsi prendere dal panico in situazioni di emergenza. Molte sono le realtà che si stanno mettendo in gioco in tal senso grazie anche al metaverso e alla realtà virtuale. Tra le startup degne di nota sicuramente quella altoatesina denominata Realer.
Tornando sul tema delle attività sismiche e dei terremoti, una soluzione di grande interesse anche qui potrebbe arrivare dal mondo delle startup. Pensiamo ad esempio ad un progetto che potrebbe ridurre le oscillazioni di un edificio in caso di scossa di terremoto. La risposta arriva da un’impresa innovativa denominata Isaac, la quale ha brevettato una tecnologia auto adattiva per promuovere lo sviluppo di soluzioni intelligenti per il monitoraggio strutturale degli edifici al fine di proteggerli dai fenomeni sismici. La maggior parte delle vittime di un terremoto sono conseguenza dei collassi delle strutture e l’applicazione di tale tecnologia potrebbe salvare molte vite, in modo non invasivo.
L’importanza di investire sulla sostenibilità
Le nuove tecnologie in questo momento che si stanno avvicendando sul mercato potrebbero aiutare a limitare i danni conseguenti ai terremoti e allo stesso tempo, unite ad una politica impegnata in soluzioni concrete per la riduzione delle emissioni di CO2, garantire un maggiore equilibrio sul fronte ambientale facendo sì che, la sostenibilità e le nuove tecnologie digitali, ci portino ad una soglia di salvaguardia per rispondere più prontamente ai cambiamenti climatici e all’innalzamento delle temperature del pianeta.
I fondi del PNRR legati agli investimenti strutturali sulla valorizzazione ambientale e sui principi di sostenibilità basati anche sull’agenda Onu 2030, e allo stesso tempo legati anche ai programmi di ricostruzione delle aree colpite dai sismi degli anni scorsi specialmente nella zona appenninica, possono aiutare a rendere tutto questo possibile, ricordando quanto sia doverosa una sinergia del mondo pubblico e privato, come più volte evidenziato anche dall’Angi – Associazione Nazionale Giovani Innovatori. Infatti nel suo manifesto presentato al governo, l’ANGI specifica la necessità della realizzazione di una cabina di regia unica per le politiche sull’innovazione digitale in modo trasversale su tutte quelle che sono le sfide, sia lato Next Generation Eu che obiettivi dell’Agenda Onu 2030 sulla sostenibilità, per rendere l’Italia ancora più sicura è orientata ad una economia verde che possa pertanto portare nuovo benessere e sostegno alle imprese e alla cittadinanza.